Storici e profondi sono i legami di amicizia fra Italia e Perù, Paesi uniti non solo da un costante dialogo governativo, ma anche dall’opera incessante delle numerose e ben integrate rispettive comunità di espatriati. Si calcolano infatti ormai indicativamente 300 mila peruviani in Italia e circa 50 mila italiani in Perù (in entrambi i casi in maggioranza doppi cittadini). Si tratta di collettività dedite al lavoro, agli affari e ai commerci che hanno senz’altro contribuito a intensificare gli scambi bilaterali così come stimolato negli anni un importante flusso di capitali italiani in questo Paese. Si tratta di rapporti che affondano le radici nella storia di illustri esploratori, scienziati e condottieri del calibro di Antonio Raimondi e Giuseppe Garibaldi, entrambi italiani e peruviani, che hanno certamente contribuito a fare conoscere al resto del mondo questo meraviglioso Paese.
Eccellenti sono le relazioni bilaterali in campo politico e diplomatico, come testimoniato, fra le altre cose, da una tradizione di sostegno reciproco in ambito multilaterale.
Da un punto di vista economico, le relazioni bilaterali tra i nostri Paesi sono parimenti cementate da una partnership storica che risale ai primi anni dell’unità d’Italia e che è passata per momenti fondamentali soprattutto nel comparto difesa, fra cui vale la pena menzionare la creazione della prima industria aeronautica peruviana negli anni ‘30, ad opera dell’italiana Caproni, e altre varie forme di collaborazione militare in ambito sia navale, in cui si staglia la costruzione in Perù di alcune fregate classe Lupo, sia aereo, con l’acquisto di alcuni esemplari di C-27J Spartan in dotazione a questa Forza Aerea. Degna di nota poi è la presenza di una nutrita comunità imprenditoriale dedita soprattutto alle costruzioni e alle infrastrutture, e qui radicatasi sin dagli anni ’70 del secolo scorso a attualmente impegnata in alcune delle principali opere infrastrutturali come la linea 2 della Metropolitana.
Dal punto di vista commerciale, secondo i dati più aggiornati disponibili a metà 2024, l’interscambio bilaterale è tornato ad aumentare con decisione, dopo la flessione causata dalla pandemia Covid-19, chiudendo il 2023 oltre 605 milioni di Euro di esportazioni italiane verso il Perù (+1.4% rispetto al 2022) e circa 742 milioni di Euro di nostre importazioni dal Paese andino (+17% rispetto al 2022). Il valore complessivo dell’interscambio è quindi ormai stabilmente tornato sui livelli pre-pandemia, manifestando interessanti spinte di crescita. I principali prodotti importati dal Perù sono i metalli di base (in particolare il rame) e i derivati dall’estrazione da cave e miniere; prodotti dell’agricoltura, della silvicoltura e della pesa; prodotti alimentari, bevande e tabacco. Viceversa, l’Italia esporta in Perù principalmente prodotti chimici di base, i macchinari, materiale rotabile, e apparecchi n.c.a.; prodotti in metallo; prodotti delle altre attività manifatturiere; prodotti alimentari e bevande con particolare riguardo al mercato del vino, in costante crescita. Più in generale, in questo Paese il Made in Italy è considerato simbolo di grande qualità.
Intensa è anche la cooperazione culturale. L’Istituto Italiano di Cultura di Lima, uno dei più grandi di tutta la rete italiana, offre ormai da anni corsi di lingua e cultura italiana, resi più accattivanti anche grazie anche a un sempre più forte utilizzo dell’informatica. A livello scolastico, due sono invece le scuole italiane operanti a Lima: l’Istituto Omnicomprensivo Paritario “Antonio Raimondi” (che rilascia titoli riconosciuti in entrambi i Paesi e offre un percorso di studi dalla scuola dell’infanzia al liceo) e il Collegio “Dante Alighieri”, che ha ottenuto la parità per i cicli elementare e secondario di primo grado. In totale sono oltre 1600 i ragazzi che frequentano le due scuole italiane paritarie. Esistono poi storiche realtà scolastiche italo-peruviane, come il Collegio “Santa Margherita” del Callao, che, pur avendo una chiara origine italiana, non godono ancora della parità scolastica.
L’Ambasciata e l’Istituto di Cultura collaborano strettamente con tali enti, realizzando congiuntamente vari eventi culturali, come dimostrato nel 2024, anno in cui si sono celebrati i 150 anni di relazioni diplomatiche bilaterali simboleggiati dall’attracco al Callao della Nave scuola della Marina Militare “Amerigo Vespucci”, nonché facilitando giornate di orientamento per i ragazzi che volessero proseguire gli studi universitari in Italia. Sono numerose le Convenzioni esistenti tra Università italiane e peruviane: al momento se ne registrano oltre 130, nei più vari ambiti accademici. L’Ambasciata d’Italia e l’Istituto Italiano di Cultura, autonomamente o in cooperazione con enti italiani e peruviani, organizzano annualmente un vasto programma volto alla diffusione a Lima e in altre città del Paese di eventi di letteratura, cinema, musica, arte, danza, design, moda e gastronomia italiani come dimostrato dal grande successo nel 2024 per la partecipazione italiana alla Fiera del Libro di Lima, che ha aperto le porte all’invito all’Italia quale Paese ospite d’onore nella prossima edizione del 2025. Un’attenzione speciale viene poi come sempre dedicata all’arte, con particolare riguardo all’opera – all’architettura e al design.
Altro dossier estremamente rilevante in Perù è quello dell’archeologia, per cui sono diverse le missioni archeologiche italiane che hanno ricevuto dal Ministero il riconoscimento istituzionale e che collaborano intensamente con l’Ambasciata e con le Autorità locali in questo importante settore.
In conclusione, può certamente dirsi che le eccellenti relazioni italo-peruviane si basano su un solido passato comune di storia, valori e tradizioni che permetterà loro di cogliere con ottimismo e dinamicità le opportunità che si apriranno nei prossimi decenni e affrontare parimenti le sfide che si prospettano in uno scenario globale particolarmente complesso.
(ultimo aggiornamento: luglio 2024)