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Cooperazione allo sviluppo

Ad ottobre 2001 venne firmato l’Accordo di Conversione del Debito tra Italia e Perú, grazie al quale venne istituito il Fondo Italo-Peruviano (FIP).Quest’accordo si inserì nel più ampio movimento internazionale volto alla riduzione e alla conversione del debito esterno dei paesi in via di sviluppo e mirò sia ad alleggerire il carico del debito peruviano, sia ad incrementare le risorse destinate allo sviluppo socio-economico del Paese.

Questa operazione di conversione del debito divenne rapidamente il pilastro centrale della cooperazione italiana in Perù, alla luce delle somme allocate, della sua dimensione sociale e dell’arco temporale coinvolto. Ha inoltre rappresentato un precedente importante per gli accordi di questo genere, siglati dall’Italia con molti altri Governi latinoamericani.

Il FIP è stato attivo fino a dicembre 2018, ed ha finanziato progetti di cooperazione volti alla riduzione della povertà rurale ed urbana, alla promozione dello sviluppo socio-economico, al miglioramento delle condizioni delle donne e alla difesa dell’ambiente. In diciassette anni di attività, ha convertito circa 200 milioni di dollari di debito tra Italia e Perù in oltre 300 progetti di cooperazione allo sviluppo, a beneficio di più di 2 milioni di peruviani in condizioni di povertà ed esclusione sociale.

Tra i progetti di maggiore impatto ricordiamo l’apertura del “Museo de Sitio de Huaca Rajada” a Sipán, nei pressi della città di Chiclayo, che espone reperti della cultura pre-incaica Moche ed ha contribuito allo sviluppo della comunità locale, rafforzandone il senso di appartenenza e la consapevolezza storica. Il museo è rapidamente diventato il secondo più visitato della regione.

Oggi, grazie agli importanti progressi nella lotta alla povertà, favoriti anche da anni di sostenuta crescita economica, Italia e Perù hanno deciso di sospendere la cooperazione pubblica allo sviluppo, anche in base ai parametri OCSE che situano il Perù nel gruppo di paesi di reddito medio. Il 31 dicembre 2018 ha cessato così di operare il Fondo Italo-Peruviano.

Questo però non ha posto la parola fine alla cooperazione allo sviluppo in Perù, che è ancora garantita dall’impegno continuo di un nutrito gruppo di Organizzazioni Non Governative, molte delle quali associate in un organismo di coordinamento chiamato COIPE (Cooperazione Italiana in Perú). Lo Stato italiano continua poi a fornire aiuti in situazioni di emergenza ed ha trasformato alcuni programmi di cooperazione in strumenti di collaborazione più adeguati alla mutata realtà economica del Perù. Quanto alla rete di ONG ancora operante in Perù, essa è molto vasta e diversificata a testimonianza dell’impegno e vicinanza tra le due Nazioni.

Riportiamo qui di seguito alcune fra le più importanti ONG presenti attualmente in Perù: