La cooperazione scientifica fra Italia e Perù è sempre stata particolarmente ricca di iniziative e progetti fin dall’arrivo in questo Paese del noto scienziato e geografo italiano Antonio Raimondi (1824-1890). Un passo importante nella sistematizzazione di questa sfera del partenariato bilaterale fu realizzato nel 1991 quando, nel mese di ottobre, venne firmato da entrambi i Paesi l’ “Accordo Quadro di Cooperazione Economica, Industriale, Scientifico-tecnologica, Tecnica e Culturale”. In questo contesto, l’accordo ha riconfermato la volontà di entrambe le Parti di promuovere la collaborazione nel settore scientifico-tecnologico.
Quest’iniziativa sposò la necessità del Governo peruviano dell’epoca di percorrere con sempre più decisione la strada dello sviluppo socio-economico assieme a un alleato privilegiato come l’Italia. Furono così incentivati scambi di informazioni statistico-metodologiche e finanziarie, nonché di esperienze nei settori di interesse reciproco anche attraverso seminari, conferenze e gruppi di lavoro. Attraverso l’accordo l’Italia si impegnò inoltre a permettere che gli scienziati e i professionisti peruviani possano accedere a istituzioni accademiche e scientifiche italiane, così come ad appoggiare l’organizzazione di corsi di formazione professionale.