Il servizio di assistenza sociale diretto è destinato ai cittadini italiani che versano in una situazione di indigenza o in condizioni di emergenza. I cittadini italiani possono ricevere dall’Ufficio Consolare dell’Ambasciata un aiuto economico o di altro tipo per superare una momentanea difficoltà.
Nel caso in cui l’Ufficio Consolare erogasse un prestito, che possa servire al rientro in Italia, la persona destinataria dovrà firmare una lettera di impegno alla restituzione, una volta rientrata in territorio nazionale, dell’importo ricevuto.
Assistenza economica
In questo tipo di assistenza rientra anche il rilascio o il rinnovo gratuito del passaporto italiano a cittadini in difficoltà economiche.
Il cittadino italiano in transito che abbia subito il furto di denaro o altri documenti può anche richiedere l’erogazione di un prestito con promessa di restituzione allo Stato italiano. La concessione del prestito è subordinata alla valutazione dell’Ufficio Consolare dell’Ambasciata.
Rimpatri e rimpatri sanitari
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connazionali emigrati, che si trovano nella necessità di rientrare in Italia in via definitiva per motivi economici o sanitari;
- minori in stato di abbandono;
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malati di mente (la procedura in questo caso e’ assai complessa, perchè richiede la presenza di uno o più accompagnatori qualificati, nonchè il reperimento di ospedali specializzati);
- cittadini italiani al termine della detenzione o espulsi;
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anziani soli per i quali viene richiesto il ricovero in case di riposo in Italia;
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ammalati gravi che non possono essere curati in loco per mancanza di idonee strutture.
I rimpatri a carico dell’Erario sono limitati ai casi di comprovata indigenza verificati dalla rete diplomatico-consolare; in tutti gli altri casi il rimpatrio avviene previa sottoscrizione di prestiti con promessa di restituzione all’Erario.
DECESSO IN PERU’ DI CITTADINI ITALIANI
Perdere una persona cara è motivo di grande dolore e l’Ambasciata è vicina alle famiglie di coloro che si trovano ad affrontare questa tragica esperienza.
RIMPATRIO DELLA SALMA
Le famiglie di coloro che siano deceduti in Perù e che intendano rimpatriare la salma in Italia dovranno far conoscere alla Cancelleria Consolare di questa Ambasciata il Comune e il Cimitero dove sarà tumulata la salma, affinché la Cancelleria Consolare possa richiedere, con i documenti sotto elencati, la prevista autorizzazione al Sindaco.
Documenti richiesti in originale:
- Atto di morte;
- Autorizzazione delle competenti Autorità peruviane al trasporto all’estero della salma;
- Certificato di imbalsamazione;
- Certificato della società di pompe funebri prescelta dalla famiglia sulle caratteristiche della bara idonea all’espatrio secondo la normativa internazionale.
Con questi documenti, che dovranno essere muniti di apostille e tradotti in italiano (con traduzione a sua volta apostillata), ottenuta la predetta autorizzazione del Sindaco, l’Ambasciata emetterà il passaporto mortuario.
RIMPATRIO DELLE CENERI
Le famiglie di coloro che siano deceduti in Perù e che intendano portare le ceneri in Italia dovranno far conoscere alla Cancelleria Consolare di questa Ambasciata il Comune e, salvo che vengano conservate in altro luogo, il Cimitero che le custodirà, affinché la Cancelleria Consolare possa richiedere, con i documenti sotto elencati, la prevista autorizzazione al Sindaco.
Documenti richiesti in originale:
- Atto di morte;
- “Resolución Directorial” del Ministero della Salute del Perù che autorizza l’esumazione e il successivo incenerimento della salma;
- Atto di cremazione dei resti rilasciata dall’Autorità competente.
Con questi documenti, che dovranno essere muniti di apostille e tradotti in italiano (con traduzione apostillata), ottenuta la predetta autorizzazione del Sindaco, l’Ambasciata emetterà il passaporto mortuario.
Protezione consolare e questioni legali
Per gli incidenti occorsi all’estero, le Rappresentanze diplomatico-consolari si assicurano che i cittadini ricevano adeguati trattamenti medici in loco, che vengano debitamente informati i familiari e che venga fornita ogni possibile assistenza in caso di necessità di trasferimento in Italia.
Nel caso in cui un connazionale sia arrestato in un paese straniero, l’Ufficio Consolare può:
- effettuare visite consolari al detenuto;
- indicare un eventuale legale;
- curare i collegamenti con i familiari in Italia;
- provvedere ad assicurare al detenuto, quando necessario e consentito dalle norme locali, assistenza medica, alimenti, libri e giornali;
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intervenire per il trasferimento in Italia, qualora il connazionale sia detenuto in Paesi aderenti alla Convenzione di Strasburgo sul trasferimento dei detenuti o ad accordi bilaterali ad hoc;
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intervenire, in particolari casi, per sostenere domande di grazia, su basi umanitarie.
L’Ufficio Consolare non può:
- intervenire in giudizio per conto del connazionale;
- pagare le spese legali del detenuto.
LA SOTTRAZIONE INTERNAZIONALE DI MINORI
La problematica della sottrazione internazionale di minori ha assunto negli ultimi tempi una rilevanza crescente, sia per l’aumento di separazioni, spesso conflittuali, fra persone di diversa o doppia cittadinanza, sia per la maggiore sensibilità con la quale il problema è avvertito nel nostro Paese.
Il solo strumento cogente a disposizione del genitore connazionale per il recupero del minore è la Convenzione dell’Aja del 25.10.1980 (Autorità Centrale per l’Italia è il Dipartimento Giustizia Minorile presso il Ministero della Giustizia). In caso di non applicabilità della Convenzione, il Ministero attua appieno le sue funzioni istituzionali modulando gli interventi in relazione alla specificità dei casi.
Altri servizi di assistenza
Sulla base della Legge 675/96 sulla riservatezza dei dati personali, nessun ente pubblico può diffondere informazioni su persone a privati cittadini senza il consenso degli interessati.
Pertanto, una volta individuata la persona cercata, il Ministero degli Affari Esteri chiede il consenso dell’interessato/a ad informare chi ha inoltrato la richiesta di notizie.
In alcuni Paesi, come per esempio gli Stati Uniti d’America, la locale legge sulla riservatezza non permette di diffondere notizie su persone sul loro territorio. È pertanto necessario accertarsi caso per caso della legge applicabile.
Entro tali limiti normativi è possibile attivare una ricerca in uno dei modi seguenti:
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inviando un E-mail all’Ufficio IV della Direzione Generale Italiani all’estero e le politiche migratorie (dgit4@esteri.it);
- inviando un E-mail all’Ufficio Consolare competente territorialmente.